Lo Stemma

Il leone fu una delle bandiere dei Gallia e dei Franchi, dei Belgi e dei Batavi, dei Goti e dei Danesi, dei Borgognoni, ecc. Nel Medio Evo i Guelfi portarono i leoni rampanti ed i Ghibellini i leoni passanti. Il leone fu anche l’insegna dei baroni e dei pari: e les lions ce sont les Barons et li Per. Infatti il mazziere dei Pari in Inghilterra portava appunto un leone d’oro all’estremità del suo bastone.

Il leone è incontrastabilmente l’animale che si repete più frequentemente nelle arme; tutte le nazioni ne usarono e ne abusarono come emblema, in Italia come in Germania, in Francia come nella Spagna e nell’Inghilterra. Il Mènestrier fa notare che più frequenti ancora sono i leoni nei Paesi Bassi, per la ragione (dice egli) che questo Stato dà sulla carta geografica la figura di un leone. Ma la vera ragione di questo gusto dei Fiamminghi per il leone ci è prodotta dal Meyer il quale narra che alle Crociate tutti i signori di quel paese, che fu poi detto Paesi Bassi, portavano dei leoni di differente colore.

La forma del leone in araldica há un gusto suo particolare. La testa è tozza e angolosa, sapalancate le fauci armate di pochi denti, lingua lunga e sporgente che si disegna come una lista svolazzante com la punta ripiegata, occhio fiero. Il corpo è svelto, magro nel ventre, incurvato sul dorso, com folte ciocche di pelo disposte Qua e là e ornamentalmente arricciate, piedi vellosi. Anticamente gli si facevano artigli disposti a forma di trifoglio, ma ora le dita sono disgiunte e molto distese. La coda è nuda, ma munita di un fiocco alla estrmità e di un altro alla metà della sua lunghezza; è passata sul dorso e ripiegata in dentro. I Tedeschi rappresentano sempre il leone in questa maniera; in Francia, in Inghilterra, in Spagna ed in Italia si usa più comunemente disegnarlo nelle sue forme naturali.

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