Lo Stemma

Argento

Uno dei due metalli usati in araldica che si contrassegna nelle incisioni lasciando in bianco il campo o la figura di questo smalto. É dopo l’oro la tinta più pregiata nel blasone, perche rappresenta la luce e l’aria tra gli elementi, la luna tra gli astri, la perla tra le geme, ed è simbolo della concordia, della perezza. Della clemenza, della gentilezza e della tranquillità d’animo. L’acciaio è rappresentativo della sincerità:

"At sinceri animi, et mentis stola candida purae, Hinc Sindon sacris linea grata viris."

Sin dai tempi più antichi il bianco, che in araldica equivale all’argento, ha significato castità, fede, integrità di costumi; per questo Cicerone dice che particolarmente conviene a Dio.

Onde i sacerdoti antichi vestivano di bianco per denotare che gli Dei amano le cose pure e immacolate. Inoltre gli Egizi usavano ravvolgere i corpi dei nobili defunti in lini bianchi; per la qual cosa è emblema di nobltá di natali, e di dignitá per le bianche bende dei re e le toghe dei candidati.

L’argento serve anche a denotare l’eloquenza di un cittadino, l’umiltà e la santità di un sacerdote, la verginità di corpo e di cuore, la temperanza, la verità ed altre virtù cristiane, come anche l’allegrezza e l’abilità.

Sembrerebbe che con i tanti significati l’argento debba produrre più confusione nell’araldista che non chiarezza; ma chi è versato, diremo meglio, chi è abituato alle stranezze e alle bizzarrie dell’arte araldica, scorgerà subito una differenza tra tutte queste idee simboleggiate dall’argento, a seconda dell’arme che lo portano.

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